Santuario Madonna di Picciano
Basilicata, MT, Matera
Il Santuario Madonna di Picciano sorge a 18 chilometri da Matera sul colle che fiancheggia la strada per Gravina. Il nome deriva dall’icona bizantina della Madonna di Picciano, conservata sopra l’altare maggiore della chiesa. La sua origine è ancora ince
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Il Santuario Madonna di Picciano sorge a 18 chilometri da Matera sul colle che fiancheggia la strada per Gravina. Il nome deriva dall’icona bizantina della Madonna di Picciano, conservata sopra l’altare maggiore della chiesa.
La sua origine è ancora incerta, anche se probabilmente il primo nucleo era rappresentato da un monastero rupestre benedettino databile intorno all’anno Mille. Solo nel 1966 accanto al santuario è sorto un monastero, attualmente affidato ai Benedettini Orvietani.
L’impianto basilicale è articolato su tre navate. Le strutture che compongono il santuario sono state modificate più volte e probabilmente il nucleo principale risale al XII-XIII secolo; dietro l’altare, alcuni lavori di restauro, hanno infatti portato alla luce un portale risalente a questo periodo.
Lavori di ampliamento e ristrutturazioni furono effettuati anche nell’oratorio, con la probabile modifica del soffitto e la realizzazione di un grande affresco absidale raffigurante la scena evangelica dell’Annunciazione.
Verso la fine del sec. XVI si invertì l’orientamento della chiesa, con l’abbattimento dell’abside e la collocazione del presbiterio a ridosso dell’antico portale d’ingresso. Dell’affresco absidale fu salvata l’effigie della Vergine, la quale fu collocata in un altare laterale.
Il completamento dei lavori, in modo più dignitoso, si deve al commendatore fra Silvio Zurla di Crema (1642-1685) che fece costruire sul nuovo altare maggiore un ancòna di pietra, intagliata con figure a rilievo, e vi fece trasportare la sacra immagine della Vergine, proteggendola con un gran cristallo fatto venire da Venezia.
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A 16 km dalla Città di Matera, in località "Picciano di La Martella", sorge il Santuario della "Madonna Annunziata". La sua origine è legata alle transumanze abruzzesi in Puglia e dintorni: la tradizione popolare narra, infatti, l’Apparizione della Vergine ai mandriani provenienti dal Gran Sasso d’Italia, accompagnata da intercessioni miracolose.
Il più antico Oratorio, sorto prima dell’Anno Mille, sarebbe stato voluto dagli stessi pastori e commissionato a maestranze locali: di tale edificio è rimasto il portale originario, finemente scolpito in pietra. Nel 1200 venne poi ampliato in Chiesa romanica, completata addirittura solo nel XVIIII secolo. I Monaci Benedettini Olivetani tornarono qui nel 1966, dopo sei secoli, a custodire ed officiare il Santuario, frequentato da pellegrinaggi soprattutto nelle domeniche del mese di Maggio.
Il Santuario della Madonna di Picciano sorge su una delle numerose colline che fanno da passaggio tra l'ambiente semi-montuoso della Lucania nord-orientale e l'altopiano delle Murge. La contrada si trova in posizione privilegiata, per quanto riguarda la viabilità, attraversata da un importante tratturo preistorico, divenuto successivamente un prolungamento dell'asse viario che, lungo la valle del Bradano, collegava la costa ionica e le città dell'entroterra dell'area Appulo-Lucana. Le più antiche tracce di presenza umana sul posto sono state rinvenute ai piedi del colle, nelle grotte lungo la gravina, rifugio naturale e particolarmente adatto ad attività di scavo e di modellamento. I reperti archeologici - i più antichi risalenti al Paleolitico Medio-Inferiore (circa 300.000 anni fa) - attestano una immemorabile attività litica e, successivamente, pastorale.